Che si parli di B2B o B2C ci troviamo oggi sempre di fronte alla virtualizzazione dell'offerta, i beni diventano sempre più immateriali. Siamo nell'era del terziario evoluto e il servizio possiede sempre maggior valore rispetto al prodotto, non solo perché il prodotto è corredato di più servizi accessori (post acquisto, assistenza, etc) ma anche perché il valore del prodotto risiede sempre più nei contenuti immateriali contenuti in esso.
Sono i contenuti immateriali che creano valore, dallo status alla qualità percepita.
Vale ancora la stessa cosa, anche il più grigio ufficio acquisti preferirà una marca conosciuta a una che pur costando meno offre la stessa identica proposta, ma è sconosciuta.
possiamo richiamare i classici esempi in cui si compra una griff e non più un semplice capo di abbigliamento, si compra l'immateriale e l'impalpabile al posto del maglione o della maglietta. Sono i contenuti immateriali che creano valore, dallo status alla qualità percepita.
per quanto strano, vale ancora la stessa cosa, anche il più grigio ufficio acquisti preferirà una marca conosciuta a una che pur costando meno offre la stessa identica proposta, ma è sconosciuta. C'è l'affidabilità di mezzo e nessuno vuole mettere a rischio una fornitura per aver voluto risparmiare qualche euro. Logico, ma di fatto per l'ennesima volta, è stato un valore totalmente immateriale e spesso inconsistente a mutare le scelte del nostro ufficio acquisti... e questa cosa in fondo non è tanto logica.
Costruire un brand non ha quindi a che vedere con il logo che vostra nipote vi ha realizzato con Illustrator. E' essenziale partire da quelli che sono i valori fondanti l'azienda, noi, la nostra offerta, il nostro modo di risolvere il vostro problema, le nostre procedure, il nostro modo di porci. Ogni azienda possiede un carattere e un metodo, ogni azienda costruisce nel suo modo di porsi e di fare business la propria immagine nei confronti dei propri stakeholders e del mondo che lo circonda. Costruire un brand si fonda nello scoprire la nostra identità e svilupparla al meglio pianificando le comunicazioni verso l'esterno. Tra queste comunicazioni ci sono anche tutti quegli strumenti e supporti fisici come brochures loghi carte e lettere che costituiscono la "stationery" l'"immagine coordinata" quello che alcuni chiamano "brand image" (mi raccomando alcuni la chiamano così ma sia chiaro che è sbagliato (-:).
o Corporate Aziendale che dir si voglia, sono elementi importanti ma non si tratta di Brand, in effetti non vi hanno ancora fatto guadagnare nulla di più. Vero è comunque che la Corporate è il primo passo per iniziare a costruire un Brand. Il secondo passo è la divulgazione del Brand, la Brand Awareness, il farsi conoscere.