"Anyone can design a logo. But not everyone can design the right logo".
David Airey
In un’Adv, una brochure, in un catalogo, una locandina, un menu, nel web il carattere è indispensabile. Parliamo del carattere della comunicazione, del tono of voice che si vuole adottare e trasmettere, ma anche dei caratteri tipografici, o per dirla alla maniera dei grafici dei lettering.
Come diciamo sempre, tutto comunica: anche il lettering che usiamo.
Creato nel 1957 da Max Miedinger e Edouard Hoffmann è il font che ha rivoluzionato la comunicazione, è il più conosciuto e utilizzato ed è stato persino celebrato dal MOMA di New York. Helvetica è un sans serif gotico chiaro e leggibile, utilizzato per i titoli e le scritte che devono colpire l’attenzione trasmettendo subito il messaggio primario.
Caratterizzato da tanto spazio negativo (il bianco) che circonda le lettere, ha uno spazio negativo che si sviluppa in verticale o in orizzontale, ma mai in diagonale.
Disegnato da Giambattista Bodoni nel 1798 è il primo carattere moderno della storia grafica. Lineare e pulito è un carattere tipografico caratterizzato da una forte componente geometrica con proporzioni e correzioni ottiche ben calibrate, oltre che da un netto contrato tra le aste – alcune si presentano spesse, altre sottili – e dalle grazie fini e moderne.
Disegnato da Adrian Frutiger nel 1988, è un font classico, leggibile e semplice.
Opera di Frutiger – che lo ha realizzato nel 1957 - è uno dei font più utilizzati in pubblicità e nei mezzi di comunicazione. La famiglia Univers comprende 14 larghezze più 14 corrispondenti pesi Oblique oltre a 16 varianti con il charset dell'Europa centrale e del cirillico. Chiaro, semplice e leggibile, si adatta molto bene a diverse situazioni.
Creato da Robin Nicholas e Patricia Saunders per Monotupe nel 1982 è uno dei più noti “bastoni” senza decorazioni. Semplice e leggibile, ha curve ben definite e morbide con aste che terminano con un taglio sulla diagonale che rende il carattere meno meccanico.set dell'Europa centrale e del cirillico. Chiaro, semplice e leggibile, si adatta molto bene a diverse situazioni.
Ideato da Paul Renner nel 1925 è uno dei lettering più utilizzati in pubblicità. Elegante e lineare, risente della filosofia costruttivista della Bauhaus e ha un’ampia gamma di varianti.
Ispirata alle colonne di Trajano, il font disegnato Carol Twombly ha uno stile antico e particolarmente elegante. Nato inizialmente solo nella versione maiuscola, solo nel 2001 è stata arricchito anche con i caratteri minuscoli.
Geometrico e pulito questo carattere della famiglia Sans serif è attualmente è di proprietà di Adobe e viene usato spesso sia in pubblicità, sia per la creazione di loghi.
Firmato da Robert Slimbach, che lo ha ideato nel 1990, il Minion è un carattere molto usato in pubblicità per la sua leggibilità e pulizia della composizione.
L’originale disegnato da Claude Garamond, su specifica richiesta del Re Francesco I di Francia, è un carattere con grazie di stile rinascimentale. La versione contemporanea, più elegante e leggibile, è stata creata nel 1998 da Robert Slimbach. È uno dei font più utilizzati in editoria.
Ideato da Adrian Frutiger per la segnaletica dell’Aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, il Frutiger è un sans-serif con aste ascendenti e discendenti molto sporgenti e le aperture larghe per permettere una agile lettura delle singole lettere. È un carattere molto comune anche nel web e nella creazione di loghi.
Parte della famiglia di caratteri humanist sans-serif è il font utilizzato da Microsoft Office dal 2007. È un carattere a bastone, senza serif o ornamenti, utilizzato nelle chat, nelle presentazioni e nell’mailing.
Uno dei font più popolari in pubblicità creato alla fine degli anni 90 da Erik Siekermann.
Creato dal tipografo Eric Gill è un carattere senza grazie di tipo humanist versatile e funzionale utilizzato per la segnaletica e le insegne della metropolitana londinese.
Disegnato da Tobias Frere Jones è ispirato all’alfabeto delle indicazioni autostradali americane.
Il font dei font. Ideato nel 1931 da Stanley Morison e disegnato da Victor Lardent è stato il primo a essere digitalizzato. Per il suo sviluppo in altezza è ideale per le colonne tipografiche strette dei giornali evitando gli effetti dei canaletti.
Creato da Robert Besley nel 1845, è il primo font registrato. In pubblicità serve per “completare” i contenuti di una comunicazione e mettere in risalto alcuni passaggi.
Grazie al suo stile pulito, neutro e tecnico, ai suoi segni robusti e alle forme compatte delle lettere è il carattere tecnologico per definizione. Disegnato nel 1952 da Aldo Novarese e Alessandro Butti lo ritroviamo in svariati loghi e siti.
Disegnato da Morris Fuller Benton, Franklin Gothic è un sans-serif molto utilizzato nel giornalismo – soprattutto per titoli e sommati – e progetti di comunicazione pubblicitaria. Si differenzia dagli altri sans-serif per la lettera g – realizzata con due anelli – e la coda dello q maiuscola che parte dal centro della lettera e curva verso dentro senza alterazioni di peso.
Sempre della famiglia sans-serif è uno dei caratteri più conosciuti e riconosciuti nella grafica pubblicitaria e nell’editoria. Disegnto da Tobiad Frere Jones nel 2000, il font ha lettere ampie con grandi apertura che ne favoriscono la leggibilità. Una curiosità: Barack Obama lo scelse per la sua campagna politica.
Il Din è il carattere preferito da grafici e pubblcitari. Creato da Albert Jan Pool nel 1995 è l'acronimo di Deutsches Institut für Normung. Grazie alla leggibilità e alla semplicità del design privo di ornamenti, è diventato popolare per l'uso generico nella segnaletica e negli adattamenti del display.
Creato Evert Bloemsma nel 1998 è un font particolare con molta personalità e carattere usato in pubblicità ma, soprattutto, nel packaging.
Letering della famiglia di caratteri tipografici sans serif creati a partire dal 1970 da Herb Lubalin e Tom Carnasse è il carattere della Adidas. Il brand ha dato un forte impulso all’utilizzo di questo font e oggi è uno dei più noti e riconoscibili.
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