CSR (acronimo di Corporate Social Responsibility in inglese) o Responsabilità Sociale D’Impresa in Italia è il termine con cui si definiscono tutte quelle attività che un’impresa mette in atto che non fanno strettamente parte del suo core business, ma che l’azienda in questione fa perché è giusto farlo. L’azienda in altre parole dà il proprio contributo per migliorare la comunità di cui fa parte, mettendo a disposizione le proprie energie esattamente come un qualsiasi cittadino. Questo articolo vi spiegherà in cosa consiste nella pratica la CSR e perché al giorno d’oggi è importante che un po’ tutti – dalla piccola impresa alla multinazionale – si orientino verso questo approccio.
La CSR fa riferimento a ciò che è giusto fare, aprendo quella grande scatola dell’etica. Qual è la responsabilità di una azienda nei confronti della società in cui vive? Cosa può fare per rendere il mondo un posto migliore? Che la vostra impresa sia di beni o servizi, che si occupi di consulenza finanziaria o di tecnologia poco importa può anche non fare riferimento al vostro core business.
La CSR sta diventando centrale per qualsiasi tipo d’azienda perché dà nel medio periodo dei bonus tangibili, aggiungendo valore al nome dell’azienda e al suo prodotto. In termini di fidelizzazione, in termini di engagement, in termini di miglioramento del clima interno all’azienda.
In altre parole nella reputazione dell’azienda.
Per fare qualche nome, Heineken, produttrice di alcolici, ha creato uno spot con Nico Rosberg contro la guida al volante che ha fatto il giro delle tv di quasi tutto il mondo. Da un punto di vista prettamente commerciale l’idea sembrerebbe un autogoal. Perché disincentivare l’utilizzo di alcol? E perché farlo, tra l’altro, investendoci non pochi soldi? Perché come azienda Heineken ha voluto prendersi la responsabilità del problema “alcol alla guida”, e in questo modo si è mostrata al mondo come un’azienda etica, che si espone per una giusta causa. Migliore in questo caso significa più sicuro.
Ma perché focalizzarsi su problemi ad ampio respiro o non piuttosto focalizzarci sulla realtà che ci circonda? È questo che hanno fatto Camillo e Adriano Olivetti per l’omonima azienda, concentrandosi sulla felicità dei propri dipendenti come nuova filosofia del fare impresa. In netto contrasto con il metodo produttivo del Fordismo americano, il lavoro non solo comprendeva più mansioni e una maggiore responsabilità degli operai, ma nell’azienda di Ivrea vennero inserite una biblioteca, un asilo nido e una scuola materna per i figli degli operai, con investimenti nella creazione di servizi sociali avanzati messi a disposizione degli operai e delle loro famiglie. Nel piccolo di quel ecosistema aziendale, migliore significava sia più equo che più felice.
In ogni caso, che la vostra impresa sia di beni o servizi, che si occupi di consulenza finanziaria, di tecnologia o lavori nel settore agroalimentare poco importa perchè la responsabilità sociale d’impresa può anche non fare riferimento al vostro core business. Tramite collaborazioni e sponsorizzazioni verso associazioni e no profit, ogni azienda può supportare diversi progetti a difesa dell’ambiente o della pari opportunità, a sostegno della ricerca o della micro-imprenditorialità nei paesi più poveri… insomma, le possibilità per fare la cosa giusta sono centinaia!
La responsabilità sociale d’impresa intesa come attenzione al mondo che ci circonda può diventare, sia in grande che in piccolo, uno strumento di vantaggio competitivo in grado di differenziare la propria attività dai competitor. Esattamente come una qualsiasi altra caratteristica del prodotto, la componente sociale è un fattore intangibile che aumenta la qualità percepita del bene/servizio, guadagnandone in fidelizzazione dei clienti e in utili. Illuminante è il dato del “millenialsurvey” di Deloitte secondo cui nei Millenials, la generazione da tanti chiaccherata e che in questi anni sta cominciando a diventare cliente pagante, l’impatto sociale e ambientale di un’azienda è un fattore decisivo nel processo d’acquisto. I nuovi adulti non vogliono solo un prodotto di qualità, ma vogliono che questo sia anche sostenibile, ottenuto e commercializzato senza lo sfruttamento dell’ambiente e nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori in tutto il mondo.
soprattutto se siete una piccola impresa che è attiva nella propria città. Cos’è l’engagement? È la capacità di creare con il cliente un rapporto speciale e unico, generando un attaccamento emotivo. È a mio parere quindi lo step successivo alla fidelizzazione, una fidelizzazione di secondo livello. Essere parte della propria comunità cercando di valorizzarla o di cercare di risolvere le sue problematiche, ti renderà più che un’impresa un vero e proprio cittadino, amato e ammirato dai concittadini.
e quindi in modo indiretto della produttività dei lavoratori. Nel caso Olivetti appare chiaro: dare ai propri dipendenti un luogo di lavoro pensato per le loro esigenze e delle condizioni migliori da un lato attrae nuovi talenti, dall’altro motiva i lavoratori aumentando la loro produttività e la loro identificazione con l’azienda.
Ideare, creare e comunicare un buon progetto di CSR sono tre step definiti che devono rispettare una strategia aziendale più ampia per apparire coerente e convincente ai clienti. L’iter di pianificazione non è così immediato, ma niente paura: siamo sempre disponibili ad aiutarti con una piccola consulenza gratuita.
Fai la cosa giusta nel modo giusto!