COMUNICAZIONET | Relazioni media | Foglio bianco

Il foglio
è bianco

Scrivere è un mestiere difficile, leggere lo è ancora di più

Il foglio è bianco, tu sei pronta a riempirlo con milioni di lettere, punti, virgole, due punti. Sai bene cosa devi dire. Ma sai come dirlo?

  • semplicità e immediatezza
  • Semplicità. Immediatezza. Chiarezza. Competenza.

    Sono i cardini attorno a cui va costruito un testo per il web che non si perda nei meandri della rete e sia in grado di farsi leggere

  • piramide rovesciata
  • Regola della piramide rovesciata o della F

    La lettura sul web è veloce. Il lettore si distrare o si stanca rapidamente quindi devi catturare la sua attenzione fin dalle prime battute

  • comprensione del lettore
  • Non dare per scontato che il tuo lettore possa capirti

    Mettiti sempre nei panni degli altri ed esprimi in modo chiaro

  • font
  • Font

    Usa font che siano perfettamente leggibili

  • parole come segnali
  • Molte parole hanno lo stesso impatto dei segnali

    Parole come parola “Alt” o combinazioni come “Apriti Sesamo” sono strumenti di comunicazione molto forti che vanno al di là del loro significato palese

Forse no!
Perché scrivere sul web è un’arte come l’acqua. Deve adattarsi al brand, al format, al target, alla casalinga di Voghera e alla signora Maria. Insomma scrivere è un’arte difficile. Soprattutto se i caratteri che hai a disposizione prima di essere abbandonato per le ultime news della casa del Grande Fratello sono veramente pochi.
Quindi?
Quindi servono autodisciplina nella composizione dell’articolo o post che dirsi voglia, chiarezza nell’esposizione dei concetti, una scrittura pulita, grammaticalmente corretta e sintatticamente ineccepibile e la conoscenza delle regole per scrivere in ottica Seo e ottimizzare il posizionamento su Google. Tutto questo senza mai dimenticare il buon senso e in fondo, ma molto in fondo, un pizzico di poesia.
Oggi non tutti i testi che vengono pubblicati sul web “vogliono essere letti”. Qualcuno si lascia trasportare dalle keyword lasciando a loro il composto di “far salire” il sito su Google. Altri riversano fiumi di parole poco coordinate tra loro perché hanno sentito dire che “più scrivi meglio è”. Altri ancora di limitano a testi brevissimi, perché nella rete devi essere coinciso.
Vero? Falso? Un po’ vero e un po’ falso?

Comunicato stampaRegole pratiche per scrivere un testo che si fa leggere

- Semplicità. Immediatezza. Chiarezza. Competenza. Sono i cardini attorno a cui va costruito un testo per il web che non si perda nei meandri della rete e sia in grado di farsi leggere. Le parole non lette sono una comunicazione persa. Per il cliente, che magari in quella parte di testo avrebbe trovato la risposta alla domanda che si era posto. Per lo scrittore che perde l’occasione di entrare in contatto con il lettore. Per il brand! Quindi metti nel cassetto le velleità da Divina Commedia e pensa a farti comprendere. Come? Parlando la lingua del tuo target. Creando contenuti che sappiano spiegare un concetto anche complesso in modo chiaro. Usando le Call To Action.

- Non dimenticare la regola della piramide rovesciata o della F. La lettura sul web è veloce. Il lettore si distrare o si stanca rapidamente quindi devi catturare la sua attenzione fin dalle prime battute e inserire la “notizia” nella prima riga. La notizia – o il plus del tuo brand – va inserita tra le prime righe, in alto a sinistra.

- Smetti di dare per scontato che il tuo lettore possa capirti. Mettiti sempre nei panni degli altri ed esprimi in modo chiaro. Quindi, se non è necessario, non utilizzare termini anglofoni, gli acronimi e le sigle.

- Usa font che non stanchino gli occhi e che siano perfettamente leggibili.

- Ricordati che molte parole hanno lo stesso impatto dei segnali. Parole come parola “Alt” o combinazioni come “Vietato Fumare” o “Apriti Sesamo” sono strumenti di comunicazione molto forti che vanno al di là del loro significato palese. Lo spiega bene Yvonne Bindi nel suo libro “Language Design: guida all’usabilità delle parole per professionisti della comunicazione” (Edizioni Apogeo, 2017). Un vero e proprio trattato sulla relazione tra parole e interazione. Ovvero come semplici parole possano innescare nelle persone una reazione “adeguata”. Parole come Entra, Modifica, Gate 3 vengono elaborate dal cervello e generano azioni che consentono di raggiungere lo scopo desiderato.

Lo dimostriamo con un giochino che si trova facilmente sul web

Secnodo un pfrosseore dlel'Unviesrita' di Cmabrdige, non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra, l'uinca csoa imnorptate e' che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato può serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si puo' legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi ltetera una ad una, ma la paolra nel suo isineme.

La lettura è un processo di economia. Il cervello non legge le singole lettere e neppure le singole parole, ma ne valuta il complesso. La lettura – scrive Yvonne Bindi - è un processo predittivo e costruttivo: della sequenza di parole che abbiamo sotto gli occhi, il nostro cervello trae informazioni per prevedere le parole che seguiranno e ne anticipa il significato».

Scrivere è un mestiere difficile, leggere lo è ancora di più.

La Comunicazione
nell´era digitale